La testimonianza by Scott Turow

autore:Scott Turow [Turow, Scott]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852082436
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

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Alle miniere di sale

«Quindi Ferko è l’uomo più ricco del villaggio?» chiesi a Goos quando prendemmo la strada del ritorno sulla nostra piccola Ford. Entrambi ci sentivamo feriti e ansiosi di tornare a Tuzla per fare il punto della giornata.

Durante il viaggio provammo a fare ipotesi su Ferko, anche se fui soprattutto io a parlare. Le risposte di Goos sembravano limitarsi a monosillabi o grugniti, e il suo umore si esprimeva soprattutto nel modo brusco con cui cambiava marcia.

Se Ferko era in grado di convocare un tipo losco per minacciarci, evidentemente doveva avere una certa posizione in qualche organizzazione. La droga sembrava l’ipotesi più probabile: si diceva che in Bosnia circolasse molta metanfetamina, spesso chiamata ice. Volendo invece soddisfare gli stereotipi etnici, era anche possibile che Ferko fosse a capo di una banda di ladri bambini o di mendicanti, oppure di borsaioli. Una cosa, però, era certa: difficilmente il tizio che gli aveva riportato i cani lavorava per un uomo d’affari irreprensibile.

Dando per scontato che Ferko era un imbroglione, soppesai le conseguenze per le nostre indagini. Per proteggere la propria identità, Ferko non aveva mai risposto alle domande di routine che si facevano teoricamente a tutti i testimoni, come: «Dove vive?» e: «Come si guadagna da vivere?». Quindi su queste cose non aveva mentito. Ma inscenare le sepolture e affermare sotto giuramento che sua moglie era morta – supponendo che io avessi la vista buona e che lei morta non fosse – rendevano priva di valore la sua testimonianza anche secondo gli standard più indulgenti.

Mi resi conto che dovevo telefonare a Esma, e questo non fece che peggiorare il mio sgomento. Immaginai che le rivelazioni odierne su Ferko fossero una novità per lei, perché un avvocato mette a rischio tutta la propria carriera in tribunale se permette a un cliente di mentire sotto giuramento. Eppure Esma era l’unica persona che avrebbe potuto far sedere Ferko intorno a un tavolo con noi per capire se esistesse una spiegazione in grado di permetterci di salvare le indagini. Eravamo di fronte alla versione legale di una vera tragedia: l’assassinio di quattrocento persone che resta impunito perché l’unico testimone ha inventato una montagna di palle.

Subito fuori dal villaggio, accostammo in un punto dove c’era campo per il cellulare in modo da poterci orientare. Eravamo sul ciglio di una strada piena di buche, abbastanza larga per essere definita a due corsie secondo gli standard bosniaci. Accanto a noi erbacce, sull’altro lato della strada un bosco di pini. Avevo appena impostato il navigatore del cellulare su Tuzla quando, dietro di noi, accostò una macchina bianca con la scritta POLICIJA su una striscia blu. Nello specchietto laterale vidi scendere due poliziotti, uno robusto, l’altro magro.

Immaginai che volessero chiederci se avevamo bisogno di aiuto, ma Goos ebbe un’altra impressione.

«Oh, Cristo» disse Goos. «Non di nuovo.»

Abbassò il finestrino e provò a parlare con il poliziotto grasso che era arrivato sul lato del guidatore. Nel frattempo, il magro era arrivato all’altezza del mio finestrino, appoggiandosi alla portiera per tenermi d’occhio e assicurarsi che non scappassi.

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